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Cosa Ho Imparato

I Muse, Boiling Point, Breaking Bad

Qui c’è una lista di cose/persone/luoghi/pensieri/attività che durante la settimana mi hanno ispirato e da cui ho imparato qualcosa.
Un pò journaling, un pò (futura?) newsletter.
D’altronde, se non scrivi non impari.

Visto

📺 Sono arrivato alla seconda puntata della seconda serie di Breaking Bad (eh sì non l’avevo vista fino ad ora e mi sento colpevole).
Siamo solo all’inizio ma già so che quando finirà mi mancherà. Un paio di puntate a settimana al massimo, sono già super entusiasta.

📺 In un paio di giorni ho spazzolato via la serie Tv Boiling Point sulla BBC e che dire: fantastica ⭐️ ⭐️⭐️⭐️ . E’ il seguito in quattro puntate del film Boiling Point del 2021 con interprete principale l’attore britannico Stephen Graham (fenomenale) che era girato tutto in piano sequenza in un ristorante durante una serata di lavoro.
La serie TV è meno stressante e veloce ma è un bel vedere. Girata tutta a Manchester. Assomiglia a The Bear ma con uno stile più europeo.

🎥 Da un paio di settimane con l’amico Luca ci siamo detti di guardare un film classico e poi commentarlo insieme. Avevamo iniziato con Effetto Notte di François Truffaut su cui qualsiasi cosa dica è stato già detto meglio di me negli ultimi 40 anni (tondi), un capolavoro inestimabile della storia del cinema ⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️.

🎥 Questa settimana la visione è stata di The French Connection (1971) che in Italia è stato (infelicemente) tradotto con Il Braccio Violento della Legge. Vincitore di 5 premi Oscar tra cui uno vinto dallo straordinario Gene Hackman che da lì in poi non sbaglierà un film.


E’ il capostipite di un nuovo modo di fare il poliziesco negli anni ’70, in cui buoni e cattivi diventano figure molto più sfumate e complesse. Epica la scena dell’inseguimento Auto/Metro che è stata di ispirazione per decine di action movie successivi tra cui Ronin. Il regista è William Friedkin che un paio d’anni dopo farà L’ Esorcista.

🎹 Raramente vedo concerti in grandi spazi ma i Muse meritavano un’eccezione. Uno spettacolo di due ore di incredibile energia e ottima musica live.
Ci sono 4/5 canzoni che amo di questo gruppo ma dal vivo ho riconosciuto l’incredibile talento musicale di tutti e quattro i componenti ed in particolare il leader della band Matt Bellamy che ha una voce bellissima ed unica ma soprattutto suona meravigliosamente chitarra e pianoforte.
Bellissimi i video sui monitor a corredo del concerto in cui vengono espressi tutti i valori della band tra cui quelli liberali, verdi e anti monarchici (ovviamente sono inglesi e io pensavo fossero americani).

The Muse – Manchester Arena 29 settembre 2023

Letto

📚 Ho da poco ultimato di leggere il saggio Così bravo che non potranno ignorarti di Cal Newport su cui mi sembra il caso di soffermarmi in un separato post.
In sintesi la tesi dell’autore, uno dei miei riferimenti moderni sul miglioramento personale (già letto il suo ottimo libro Minimalismo Digitale) è quella che non si debba costruire il proprio percorso professionale sulla base di quello che “amiamo fare”.
Il successo si raggiunge diventando bravi a fare qualcosa impegnando tanto tempo a perfezionarci, al punto che ameremo quello che facciamo. Una tesi che sento di condividere appieno.

📚 Ho invece iniziato da qualche giorno il libro “Amici” di Robin Dunbar diventato famoso con il concetto della “quota Dunbar” cioè la teoria secondo cui sono circa 150 le persone con cui possiamo avere un tipo di rapporto nella nostra vita.
Sono solo all’inizio ma l’esordio è deprimente. Fatti alla mano l’autore dimostra che più amici hai più a lungo vivrai e per me che vivo all’estero in una grande città non è un buon concetto su cui lavorare. Peraltro caratterialmente non ho mai avuto un numero alto di amicizie.
Ci torno quando finisco di leggere.

In Lista

📝 Ho appena aggiornato la mia lista delle prossime uscite di film/serie TV da vedere in ottobre e mi sembra di essere sommerso.
Meritano attenzione i seguenti:

  • Fair Play (film – Netflix) in uscita il 6 ottobre (ottime recensioni)
  • Bodies (serie Tv – Netflix) in uscita il 19/10 (bel trailer) e c’è di nuovo Stephen Graham. Quattro omicidi in passato, presente e futuro.
  • Killers of the Flower Moon (Film – Apple) in uscita il 20 ottobre. L’ultimo film di Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, non penso ci sia da aggiungere altro.

Spunti

🧠 Da una delle mie newsletter preferite Ness Labs che si occupa di neuroscienze, produttività, miglioramento personale, uno spunto interessante di riflessione, che poi è un concetto ritrovato in diversi testi top del settore come Atomic Habits e i Sette Pilastri del Successo di Stephen Covey.

Tradotta dall’inglese:

La maggior parte delle buone abitudini non nasce come tale. Iniziano come routine. La differenza principale tra abitudini e routine è la consapevolezza e l’intenzionalità. Un’abitudine di solito si manifesta come un impulso automatico a fare qualcosa, spesso innescato da un particolare spunto. Quanto più forte è il legame tra l’innesco e l’abitudine, tanto più radicata è l’abitudine.

Le routine, invece, richiedono una pratica deliberata. Rifare il letto al mattino, andare in palestra, fare un’escursione ogni domenica e meditare sono tutte routine che richiedono una pratica consapevole, altrimenti si estinguono. Il vostro cervello non entrerà in modalità automatica e vi accompagnerà in palestra per la vostra lezione settimanale di HIIT.

Sia le abitudini che le routine sono azioni regolari e ripetute, ma le abitudini avvengono con poca o nessuna riflessione cosciente, mentre le routine richiedono un maggior grado di intenzione e sforzo.

Con il tempo necessario, le routine possono trasformarsi in abitudini, ma è necessario un numero sufficiente di ripetizioni per creare un ciclo di abitudini:

Spunto. Scegliete un fattore scatenante per dire al vostro cervello di iniziare la routine che volete trasformare in abitudine.
Routine. Eseguite la routine, iniziando idealmente con una piccola parte di azione.
Ricompensa. Fate qualcosa di piacevole per dire al vostro cervello che vale la pena ripetere questa particolare azione in futuro.

Quando si tratta di abitudini sane, l’automaticità è un bene. Ma che dire delle azioni per le quali si vuole davvero fare uno sforzo consapevole? Quelle per le quali si prova soddisfazione nello spingersi fuori dalla propria zona di comfort: come si può alimentare e mantenere alti livelli di intenzionalità in queste azioni?


Alla prossima settimana. Se vuoi dirmi la tua rispetto a questi argomenti, lascia un commento. Amo il confronto e la condivisione.

Massimo

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